giovedì 17 ottobre 2013

Amanti del vintage





Oggi ci definiamo tutti "fashion lovers ",ma sappiamo davvero quando e dove è nato tutto ciò che indossiamo?Gli anni '50 e '60 furono particolarmente importanti per il mondo della moda!
Furono  le passerelle parigine a creare aspettativa e a sorprendere, ospitando le collezioni di stilisti giapponesi emergenti come Kenzo Takada, Kansai Yamamoto, Issey Miyake.




Il panorama della moda internazionale si arricchisce di ulteriori protagonisti grazie alla ribalta della nuova generazione di stilisti inglesi.Il segreto del loro successo stava nel saper interpretare e sfruttare i cambiamenti sociali legati alle nuove generazioni di consumatori che rifiutavano sempre più, di conformarsi alle tradizioni.






Il senso di insoddisfazione si espresse soprattutto nella contestazione ai simboli dell’abbigliamento tradizionale: colletti, pantaloni diritti con la piega, giacca e scarpa classica furono messi in disparte e si contrapposero colli alti, jeans e fuseaux, eskimo e mocassini.






Il “mini abito”, ideato qualche anno prima da Mary Quant, e il corpo da adolescente di Twiggy, furono l’ideale del look femminile negli anni Sessanta.I ragazzi londinesi si divisero fra rockers e mods; negli Stati Uniti si diffuse il look hippie, anti-moda che rifiutava il consumismo in opposizione alla aggressiva politica estera americana.








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