martedì 25 febbraio 2014

Giornalista per un giorno - MFW14







Vuoi diventare Giornalista di Moda per un giorno?
Da adesso e solo per poche ore ,hai la possibilità di veder pubblicato il tuo articolo, su un vero e proprio magazine online!
Citynow.it ,the easy way to enjoy your life, con approfondimenti di cultura,moda,musica,teatro,cinema,spettacolo,eventi!
Saprai sicuramente che la settimana della Moda si è appena conclusa. Per partecipare ti basta inserire qui sotto, nei commenti, in un post di massimo 3000 battute, tutto quello che per te ha rappresentato la MFW 2014!!!!
Puoi parlare della tua esperienza diretta o di una sfilata in particolare ; puoi concentrarti su un solo brand o su tutte le tendenze per la prossima stagione ; puoi scrivere cercando di trasmettere tutte le emozioni che questo grande evento ti ha suscitato! Insomma sfrutta al meglio la tua Creatività!!!







                                                                                                                      





Inoltre,il premio è arricchito grazie ai due sponsor 
di questa fantastico Contest: 
LaPignataBag Collection mette in palio un modello   
delle sue favolose Itbag ;                                             Gracy's Jewels Collection offre una delle bellissime
necklace realizzate completamente a mano!
  






Insomma cosa aspetti?
1 Inizia a seguire il mio profilo IG @iamfabiii 
2 Pubblica lo Screenshot dell'ultima foto pubblicata riguardante il contest!
3 Scrivi il tuo articolo qui sotto in massimo 3000 battute.
La vincitrice verrà scelta da 4 Fashion Writers  : 
Fabiana Tripodi, Federica Geria , Maria Laura Tavella e Maria Carmela Di Marte.
Il giudizio e' insindacabile e verrà comunicato tra 48 ore esatte!(Giovedì 27 alle ore 21.00)
Non dimenticare di inserire il tuo indirizzo e-mail per essere ricontattata in caso di vincita!
Buon Lavoro ,
 #StayTuned









6 commenti:

  1. Non avevo mai visto Milano, così quando venerdì sono uscita dalla metro e mi sono ritrovata davanti il Duomo, sono rimasta molto colpita dalla sua maestosità e bellezza, e dalla variopinta e stravagante folla che riempie la piazza e le vie principali durante la fashion week!
    Tra tutti quei visi, quelle costosissime pellicce e gli stiletti ticchettanti, ho notato alcune delle mie giornaliste di moda preferite delle grandi testate italiane: quelle alle quali un giorno spero di rubare il lavoro! Ho visto anche tante ragazze conciate a festa appositamente per farsi notare dalle telecamere e dagli obiettivi dei fotografi, il che mi ha lasciata un po’ perplessa… Magari sì sarebbe carino finire tra le pagine di un magazine patinato, ma non vestita da circo! Ho visto molte blogger, anche più piccole e inesperte di me (che penso di essere già abbastanza piccola e inesperta) entrare e uscire da location sfavillanti e assistere alle sfilate più prestigiose. E’ ovvio che un giorno mi piacerebbe vederne una, ma anche solo entrare nel colorato mood da fashion week per me è stato molto divertente e stimolante.
    Infatti, oltre appunto alle sfilate dei maggiori brand e stilisti del mondo, vengono organizzati decine di eventi e manifestazioni collaterali che permettono a chi ama la moda di gustarne l’atmosfera allegra e festosa. Accompagnata dal mio fedele fidanzato – fotografo, sono stata fotografata dai ragazzi di Tu Style per il fashion wall degli outfit più carini, ho partecipato alla presentazione della collezione “Fashion Icons” della scuola romagnola MP moda, ho passeggiato nell’elegante via Montenapoleone, vedendo auto di lusso e borsette di Prada sfilare accanto a me. E infine ho partecipato alla “Vogue experience”, un incontro con la stilista Stella Jean organizzato da Vogue Italia. In una conversazione informale e coinvolgente e con grande semplicità e umiltà, Stella ha insegnato a me e al resto dei partecipanti che la moda non è bella solo da vedere, ma in alcuni casi lancia anche dei messaggi forti e sta a noi coglierli e adattarli al nostro stile quotidiano. Ci ha raccontato la sua di storia, quella di una ragazza che non ha studiato moda, che non sa disegnare, che è stata bocciata due volte al prestigioso concorso “Who’s on next?” e alla fine è riuscita a vincerlo, a ottenere la fiducia di tantissime persone e a lanciare la sua linea. E il suo messaggio di multiculturalità e incontro con l’altro. L’evento mi ha ispirata molto, mi ha fatto capire che chiunque abbia delle capacità deve continuare a insistere, a bussare a tutte le porte finché una di queste non si apre.
    La moda è un’arte, e la fashion week è una grande fiera espositiva. Forse un po’ frivola, forse un po’ materialista, ma permette di conoscere e ammirare gli artisti più quotati, di scoprire quelli emergenti che provano ad affermare il proprio nome in questo mondo, e di scovare significati e messaggi nascosti in quelli che ci sembrano solo begli abiti da ammirare e indossare. E a tutti coloro che lo vogliono, di sentirsi per un giorno protagonisti

    sbirillablog@libero.it
    www.sbirilla.blogspot.it

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  2. Milano, considerata in tutta Italia come la capitale della moda, anche quest'anno ha fatto da palcoscenico a stilisti di notevole importanza, dal made in Italy, ai trend internazionali, attirando così da ogni parte del mondo artisti, fashion blogger, cantanti, attori e chiunque non riesce a fare a meno della moda, intesa non solo come modo per esprimere se stessi tramite una giacca, un abito o un semplice accessorio.. bensì come arte a tutti gli effetti.
    Le modelle che vediamo immortalate da uno scatto fotografico su riviste come Vogue prendono vita sulle passerelle, indossando abiti sobri ma allo stesso tempo frizzanti, passando da un look più etereo, ad uno più dinamico. Moschino, con originalità è riuscito a traslare sugli abiti modi di vivere che caratterizzano l'età odierna, con richiami ai fast food, fino ad avvicinarsi ai cartoon e dando così un tocco personale e colorato. Alberta Ferretti ha dato vita alla stagione autunno inverno scegliendo colori strategici, dal verde ,al senape, al nero e bianco.. mantenendo sempre quello stile pulito che la contraddistingue. Frankie Morello ha presentato la sua collezione sfruttando a pieno il tema della femme fatale: i materiali sono sostenuti e leggeri, caratterizzati da tessuti come la seta, sono riusciti a creare un binomio tra misteriosità ed eleganza.
    Ogni stilista nel suo genere è riuscito ad essere nel contempo sia protagonista che pezzo del puzzle all’interno di questo evento. Dal 19 al 24 febbraio Milano è stata illuminata da idee innovative, idee perché dietro il fashion system, le sfilate, i volti noti, ci sono artisti che anno dopo anno reinventano il modo di vestire, proponendo novità e andando di pari passo con quello che è il modo di pensare e di sentirsi bella racchiuso in ogni donna. Perché, in fondo, dietro ad una donna sicura c’è sempre quella marcia in più che le permette di esserlo.. tra cui sicuramente il modo di vestire e sentirsi speciale, anche solo potendo ammirare le favolose creazioni che ogni anno la Fashion Week ci permette di scoprire.

    chiaratinnirello@hotmail.it

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  3. Si è appena concluso l'evento più importante nel campo della moda. Uno di quegli eventi che una persona aspetta con ansia sin dall'anno prima. La settimana della moda offre la possibilità di prendere atto di quali saranno le tendenze che ci accompagneranno nelle prossime stagioni e le novità introdotte dagli stilisti. Milano per il nostro Paese è il fulcro di tutto questo. Rappresenta inoltre l'obiettivo di ogni stilista emergente.
    Finita la MFW i giornali e i blogger sono impegnati a scrivere articoli sulle nuove collezioni dei grandi stilisti quali Moschino, Ermanno Scervino, Prada e così via. Ma pochi trattano i nuovi volti e perciò io, da speranzosa blogger emergente quale sono, voglio parlarvi di uno stilista appena nato: Marco Rambaldi. Ebbene si, tutti sanno che dalle creazioni dei grandi stilisti non si avranno delusioni in quanto sono frutto di immensa capacità e bravura permessa soprattutto dalla loro esperienza; ma pochi si interessano dei giovani che si impegnano per raggiungere il loro obiettivo partendo dalla sola passione personale.
    Marco Rambaldi è un giovane di 23 anni che si è di recente laureato allo IUAV di Treviso e che ha vinto "Next Generation 2014", l'iniziativa promossa dalla Camera Nazionale della Moda Italiana in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano. Non si può non scrivere un articolo su di lui dopo aver visto sfilare nella passerella di Milano le sue opere d'arte.
    Il suo punto di forza è costituito da un'ottima capacità di accostamento dei colori e da un'eccellente gusto nell'abbinare differenti materiali. Le stratificazioni dei capi hanno dato inoltre quel tocco in più che gli hanno permesso di arrivare alla vittoria.
    La moda è molto di più di un semplice "vestirsi": è passione, è arte, è espressione di se stessi. E Marco, con i suoi capi, è riuscito a trasmettere tutto questo!
    La moda, e in particolare eventi a livello mondiale quali la Milano Fashion Week aprono nuove opportunità a chi sa mettersi in gioco! Chi ci stupirà il prossimo anno?


    magonara.j@gmail.com

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  4. Le pagine di diario di una fashion blogger bergamasca alle prese con viaggi, eventi e sfilate.

    Suona la sveglia, sono le 6.30 di mercoledì 19 febbraio, giorno di inizio per la Milano fashion week, la settimana dedicata alla moda donna autunno/inverno 2015; una settimana ricca di eventi e sfilate alle quali non posso assolutamente mancare. Il sole è appena sorto e la pioggia scrosciante crea una lieve nebbia, l’atmosfera ideale per un film horror! Mi sciacquo il viso, mi vesto in fretta e mi dirigo verso la stazione. Prendo posto sul treno ed estraggo la mia agenda, oggi assisterò a due sfilate: Angelo Marani e Gucci, non vedo l’ora!
    La sala è completamente piena, raggiungo il mio posto a sedere e… che lo spettacolo abbia inizio! Marani per la prossima stagione propone fantasia geometriche su capi realizzati in pelle e pelliccia; i colori prevalenti sono il rosso ed il nero, una collezione che ricorda per molti versi le tendenze in vigore in questa stagione. La musica di sottofondo è rockeggiante ed infonde una carica spettacolare; le modelle camminano decise con sguardi feroci; è una donna aggressiva quella proposta da Marani, una donna sicura di se. La Milano fashion week è al suo apice, i primi giorni sono passati al meglio e il solo pensare che lunedì tutto questo finirà mi intristisce. Oggi è sabato e finalmente splende il sole, un tiepido sole invernale che fa pensare, anche se solo per poco, all’imminente primavera. Indosso un’ adorabile giacca firmata Only ed una grintosa t-shirt firmata Born Artist, un outfit semplice, ben lontano dall’abitino Gucci che indossavo qualche giorno fa per un favoloso cockatil presso la discoteca Hollywood, una serata spettacolare, peccato per la fine: una folle corsa per l’ultimo treno in partenza!
    Aumento il passo, la prossima sfilata mi attende!
    Un’atmosfera magica mi accoglie in una maestosa sala, dove acqua e fuoco si fondono al centro di un’insolita passerella circolare. Prendo posto e mi armo di block notes, la sfilata sta per cominciare. Accanto a me il mio fidato fotografo Yuri Cattaneo con la sua immancabile Reflex pronta ad immortalare ogni look. La collezione proposta da Roberto Cavalli è caratterizzata da toni scuri, resi brillanti grazie all’utilizzo di tessuti glitterati; le pellicce sono ovunque, colli, colletti e pochette ne sono interamente ricoperti. Una donna aggressiva e potente che mi rispecchia completamente quella di Cavalli, un connubbio di grinta ed energia in grado di affascinare chiunque.
    E’ lunedì e splende un sole affascinante, indosso un’adorabile abitino leopardato abbinato ad una giacca in pelle ed in coordinato il mio immancabile gilet in pelliccia, un outfit che racchiude tutti i trend di questa stagione, un azzardo forse!? Milano è carichissima, piazza Duomo è affollata come non mai e parco Sempione inizia a rifiorire; io siedo comodamente in un bar dinnanzi al Duomo; in attesa delle prossime sfilate inizio a stilare una una lista dei trend per la prossima stagione, basandomi sulle sfilate alle quali ho assistito fino ad ora, trend che, a mio parere, si rifaranno completamente all’anno in corso. Le 14.30 arrivano in fretta e le due sfilate sono una dopo l’altra, così dopo aver pagato il panino più caro della mia vita mi avvio verso la prossima sfilata a passo deciso. La sera cala in un attimo ed è già tempo di ritornare a casa, anche questa Milano fashion week è finita ma tantissime nuove avventure mi aspettano, alla prossima!

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  5. Ho ancora i piedi martoriati, le bruciature sulle mani per le valigie troppo pesanti, la contrattura alla spalla che non ne vuole sapere di andare via dopo essersi presentata nel suo punto di massimo dolore nel bel mezzo di una sfilata, mentre cercavi di fare acrobazie degne di un circense per fotografare al meglio quel look che ti piaceva tanto.
    Eppure, rifarei esattamente tutto quello che ho fatto nella settimana appena trascorsa.
    Per chi non fa parte di questo magico mondo, fatto di luci che si abbassano sulla passerella e cuore che batte quando partono le note di sottofondo della sfilata ed esce la prima modella con le sue gambe kilometriche, forse tutto questo sarà difficile da capire… ed è qui che cerco di entrare in gioco io, per far rivivere a tutti voi attraverso poche righe le emozioni di queste giornate.
    A differenza di quello che si può pensare, nella maggior parte dei casi Fashion week equivale a sveglia presto, corse in metro per raggiungere le location che, ovviamente, sono ai capi opposti delle città (ma per caso gli organizzatori si divertono nella scelta?), pranzi veloci e lunghe camminate con i piedi doloranti.
    “E allora, chi ve lo fa fare?” penserete voi.
    Chi decide di avventurarsi nella jungla milanese durante questa settimana lo fa perché per almeno sei mesi ha aspettato con trepidante attesa di rivivere le emozioni che solo i luccichii di abiti eleganti e la scoperta di nuove frontiere della moda riescono a dargli.
    Certo, anche la moda ha i suoi contro: modelle al limite della magrezza che di profilo quasi non si vedono, esagerazioni nei look per strada degne di fenomeni da baraccone, collezioni pensate ad hoc solo per far parlare di sé ( sì, il motto “bene o male, l’importante è che se ne parli” è sempre in agguato, soprattutto nel mondo della moda!)… ma ognuno di questi aspetti viene bilanciato dal suo opposto: timidamente si sta iniziando a capire che le modelle sono donne, e che quindi è giusto che abbiano le loro curve; per ogni look esagerato ce n’è uno pensato in ogni minimo dettaglio per essere perfetto ed esprimere al massimo la personalità di chi lo indossa, perché questo è il compito primario della moda. Per ogni collezione che ti fa pensare “no, non lo indosserei mai!” ce n’è un’altra che ti fa dire “ questo è l’abito dei miei sogni, quello che vorrei nel mio armadio!”
    La fashion week è contemporaneamente l’inizio e la fine di un percorso, è un voltare pagina per proporre nuova creatività, nuove idee, nuova moda.
    Quando parlo con i miei amici, che non hanno come me la passione della moda, spesso devo rispondere alla domanda: “ ma perché ti interessa vedere sfilate e presentazioni di abiti che, probabilmente, non ti comprerai mai?”
    La moda delle passerelle, in realtà, è più vicina alla “moda quotidiana” di quello che pensiamo: ispirazioni, trend, colori, fantasie, vengono decise con mesi di anticipo, proprio nelle jungle delle fashion week di tutto il mondo.
    E sarà che sono sempre stata una che ama precorrere i tempi, ma le emozioni che vivo ogni volta in quella settimana non riesco a dimenticarle per i sei mesi successivi, fino a quando riprendo, con un sorriso a 32 denti, un nuovo treno che mi porta a Milano, la jungla urbana della moda.

    ilblogdicarla@gmail.com

    Finger crossed, non solo per i premi ( ok, ho un debole per borse e accessori!) ma perchè vedere un mio articolo pubblicato su un magazine è un mio sogno nel cassetto da un po' <3
    grazie per l'opportunità.
    Carla
    The baG girl
    www.thebag-girl.blogspot.com

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  6. E' vero, l'argomento “Milano fashion week” non è a tutti noto nei particolari, ma si può dire di certo che lasci ben pochi indifferenti. Anche quest'anno, aprendo i battenti il 19 Febbraio, l'evento ha travolto Milano con un'ondata di creatività e fantasia,che ha permesso ai talenti emergenti di mettersi a confronto con i personaggi che hanno reso famoso il Made in Italy e ci rappresentano nel mondo – Prada, Gucci, Dolce & Gabbana, Giorgio Armani, Versace, Roberto Cavalli, per citarne alcuni.
    Non credo di poter propriamente dire che vi sia un denominatore comune a tutte le sfilate. Si può però con certezza riconoscere che la maggior parte degli stilisti ha mantenuto una linea solida in cui i dettagli fanno la differenza; la sintesi perfetta di ciò è la passerella di Just Cavalli.
    Per donne che non si guardano indietro, la collezione di Cavalli fa uso di grandi borchie circolari su borse e giacche, dettagli in pelliccia, oltre che di lunghe frange su borse, scarpe e pantaloni. Quello che vediamo non pare particolarmente avveniristico ma ci fa volare verso il futuro di una moda che non si arresta mai.
    Chapeau anche a Simonetta Ravizza. Fedele ai trend della pelliccia e della pelle, ha trovato un buon compromesso tra eleganza, carattere e femminilità. I suoi pantaloni e i vestiti in pelle farebbero sognare ogni ragazza, dando l'idea di essere casual e allo stesso tempo eleganti, rispettosi delle forme femminili.
    Per non parlare, poi, di Gucci. Coi cappotti color pastello, invece di lanciarci verso l'avanguardia, ha fermato il tempo e ci ha fatti sognare con un' eleganza pura e chic, in una collezione rassicurante, ma per nulla scontata o lontana dalla novità.
    Ma che cos'è, in fondo, la novità? E' solo la ricerca di cose mai viste?
    Io credo di no, e a questo proposito vorrei soffermarmi sulla collezione di Fausto Puglisi.
    I suoi capi sono il ritratto di un nuovo che lascia sempre una porta aperta al passato.
    Di familiari a questa fashion week vi sono l'asimmetria e l'uso della pelle, ed è proprio a questo punto che si riconosce l'artista. Puglisi è riuscito ad utilizzare anche una stampa come quella della Statua della Libertà, trita e ritrita, ma solo apparentemente: ha schivato con maestria l'effetto “cheap” di molte stampe, utilizzandola su tagli nuovi ma non elaborati. I rombi colorati, poi, sono un tuffo nel passato: pare quasi di riconoscerci la moda degli anni '80 per la scelta dei colori, e Paul Cézanne o Pablo Picasso per la geometria perfetta ed inaspettata.
    Insomma, l'arte riprende l'arte.

    Grazie dell'opportunità, Federica :)
    lilpollon@libero.it

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