Il make-up è un’ottima soluzione per modellare le linee del volto, donando un migliore colorito e ottenendo risultati di cambiamento importanti.
Analizzando i parametri di catalogazione dei tipi “di occhi”, vediamo come questi considerino alcune variabili fondamentali: la forma, il volume, il piano, la distanza.
Avremo: “occhi cadenti”, dove gli angoli esterni e interni non risultano
essere in asse tra loro e la linea che li unisce tende verso il
basso;
"occhi rotondi": stretti e, nel complesso, di dimensioni piuttosto ridotte.
Per ciò che riguarda le variazioni di volume avremo: "occhi
piccoli", di dimensioni ridotte rispetto ai lineamenti generali
del viso;
e "occhi grandi": definiti da dimensioni invece
eccessive e predominanti sul resto dei lineamenti del volto.
Le variazioni “sul piano” differenziano in: “occhi incavati”,
posti su un piano maggiormente rientrato rispetto agli
zigomi e, a causa della posizione quindi, maggiormente in
ombra;
e occhi “sporgenti”, posti appunto in evidenza e
fisicamente “avanzati” rispetto al piano delle guance.
Le variazioni della distanza si distinguono infine in: “occhi
vicini” quando tra i due occhi non possiamo ricomporre la
immaginaria linea di lunghezza di un ipotetico “terzo
occhio”;
e occhi “distanti” che presentano una maggiore
distanza tra i due angoli interni rispetto alla lunghezza di un
“terzo occhio”.
Vediamo quindi le correzioni principali che il make-up può apportare per modificare la sembianza, donando una maggiore armonia alla forma complessiva del viso.
Nel caso di "occhi grandi" procederemo applicando colori scuri sulle palpebre e tracciando il contorno sia della parte superiore sia inferiore. Si può intervenire con linee nette sulla palpebra superiore per circoscrivere l’occhio.
Evitiamo invece ombretti troppo chiari o perlati e adoperiamo una matita scura all’interno della palpebra inferiore.
Mentre, per ingrandire l’"occhio piccolo", passiamo a evidenziare tutta la palpebra inferiore sfumando con un colore scuro le ciglia inferiori per “aprire” lo sguardo. Per la parte superiore procediamo a segnare l’occhio nella sua parte terminale, mantenendo la linea sottile e sfumando verso l’esterno.
Per l’ombretto, scegliamo tonalità chiare in grado di aumentare l’impressione di spazio e sfumiamo soprattutto da metà palpebra in poi.
Sfruttiamo ciglia curve, per applicare il mascara sia nella parte superiore che inferiore.
Per occhi “cadenti”, in cui spesso lo sguardo assume un’apparenza “languida”, procediamo alla correzione
ombreggiando le palpebre con un colore scuro, più intenso nella zona in cui la palpebra appare più “gonfia”.
Applichiamo il mascara sulle ciglia superiori, per conferire allo sguardo uno “slancio” maggiore verso l’alto, evitando di evidenziare in alcun modo la parte inferiore.
Per occhi “incavati”, che per tipologia rimangono in ombra rispetto al resto del viso, evidenziamo con la matita la palpebra e applichiamo un ombretto chiaro; anche all’interno del bordo inferiore applicheremo la matita chiara.
Evitiamo di bordare la palpebra superiore e di depilare eccessivamente le sopracciglia che invece devono essere più scure della loro tonalità naturale.
Nel caso di occhi “distanti”, cerchiamo innanzitutto di spostare il punto di “attacco” e l’altezza delle sopracciglia verso il centro del viso e il naso.Eseguiamo la bordatura dell’occhio con la matita, partendo dal punto più interno, per ottenere un effetto di avvicinamento e ricalchiamo gli angoli interni con una matita scura. Applichiamo il mascara soprattutto sulle ciglia interne e centrali.
Per quelli troppo “vicini” occorrerà spesso andare a depilare la parte iniziale delle sopracciglia, così da spostarne il punto di partenza verso l’esterno. Passiamo poi, con l’ombretto, a schiarire l’interno delle palpebre, usando tonalità chiare dall’angolo interno. Allunghiamo infine gli occhi verso l’esterno applicando l’ombra dalla palpebra superiore verso l’angolo esterno dell’occhio e allunghiamo la “coda” del sopracciglio.
Negli occhi “sporgenti” le palpebre avranno spesso sembianza particolarmente tonda. Per correggere, l’obiettivo sarà di riportare “in dentro” la sporgenza della palpebra e ampliare le linee orizzontali.
Applichiamo dunque l’ombretto sulla palpebra superiore utilizzando un tono scuro più intenso ancora al centro dell’occhio ed evitiamo invece i toni chiari sulla palpebra che ne amplificano l’effetto sporgente.
Si può applicare una matita scura all’interno della palpebra superiore e inferiore, ed evidenziare gli angoli interni con una matita scura.
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