La vincitrice del concorso "Giornalista per un giorno" ,realizzato in collaborazione con Citynow.it è Federica Bullo,che si aggiudica una Pignatabag offerta gentilmente da Simona Pignata e una necklace,realizzata da Graziella Oliverio per Gracy's Jewels . Di seguito potete leggere il suo articolo :
E' vero, l'argomento “Milano fashion week” non è a tutti noto nei particolari, ma si può dire di certo che lasci ben pochi indifferenti. Anche quest'anno, aprendo i battenti il 19 Febbraio, l'evento ha travolto Milano con un'ondata di creatività e fantasia,che ha permesso ai talenti emergenti di mettersi a confronto con i personaggi che hanno reso famoso il Made in Italy e ci rappresentano nel mondo – Prada, Gucci, Dolce & Gabbana, Giorgio Armani, Versace, Roberto Cavalli, per citarne alcuni.
Non credo di poter propriamente dire che vi sia un denominatore comune a tutte le sfilate. Si può però con certezza riconoscere che la maggior parte degli stilisti ha mantenuto una linea solida in cui i dettagli fanno la differenza; la sintesi perfetta di ciò è la passerella di Just Cavalli.
Per donne che non si guardano indietro, la collezione di Cavalli fa uso di grandi borchie circolari su borse e giacche, dettagli in pelliccia, oltre che di lunghe frange su borse, scarpe e pantaloni. Quello che vediamo non pare particolarmente avveniristico ma ci fa volare verso il futuro di una moda che non si arresta mai.
Chapeau anche a Simonetta Ravizza. Fedele ai trend della pelliccia e della pelle, ha trovato un buon compromesso tra eleganza, carattere e femminilità. I suoi pantaloni e i vestiti in pelle farebbero sognare ogni ragazza, dando l'idea di essere casual e allo stesso tempo eleganti, rispettosi delle forme femminili.
Per non parlare, poi, di Gucci. Coi cappotti color pastello, invece di lanciarci verso l'avanguardia, ha fermato il tempo e ci ha fatti sognare con un' eleganza pura e chic, in una collezione rassicurante, ma per nulla scontata o lontana dalla novità.
Ma che cos'è, in fondo, la novità? E' solo la ricerca di cose mai viste?
Io credo di no, e a questo proposito vorrei soffermarmi sulla collezione di Fausto Puglisi.
I suoi capi sono il ritratto di un nuovo che lascia sempre una porta aperta al passato.
Di familiari a questa fashion week vi sono l'asimmetria e l'uso della pelle, ed è proprio a questo punto che si riconosce l'artista. Puglisi è riuscito ad utilizzare anche una stampa come quella della Statua della Libertà, trita e ritrita, ma solo apparentemente: ha schivato con maestria l'effetto “cheap” di molte stampe, utilizzandola su tagli nuovi ma non elaborati. I rombi colorati, poi, sono un tuffo nel passato: pare quasi di riconoscerci la moda degli anni '80 per la scelta dei colori, e Paul Cézanne o Pablo Picasso per la geometria perfetta ed inaspettata.
Insomma, l'arte riprende l'arte!